Non c’è pace per le carceri del Lazio: ancora un’aggressione da parte di un detenuto nei confronti di un’agente di polizia penitenziaria. E’ accaduto nella casa circondariale di Velletri, dove un detenuto psichiatrico, ha tentato di strangolare un agente. A darne notizia è Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del SAPPE: Il carcerato, che risulta avere problemi psichiatrici, era stato da poco trasferito da Rebibbia per tentata evasione e, dopo solo un giorno dal suo arrivo nel carcere veliterno, ha aggredito alle spalle il poliziotto, afferrandolo per il collo, nel tentativo di strozzarlo. Solo grazie all’intervento repentino degli altri agenti si è evitato il peggio, ma è stato comunque necessario il trasporto in ospedale dell’agente aggredito e di due colleghi intervenuti che, durante la colluttazione, hanno riportato delle lesioni. Tutti e tre sono stati ricoverati.
“Siamo alla follia – scrive Somma- adesso siamo arrivati al punto che i detenuti sfasciano letteralmente le carceri e aggrediscono Agenti come se fosse un passatempo!”. Sulla vicenda è intervenuto anche Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che solidarizza con i colleghi feriti e con il Reparto di Polizia in servizio a Velletri mette sotto accusa tutti coloro che tendono sempre a sminuire i gravi fatti che accadono nelle carceri.