La quarta edizione della Giornata dei Cippi di confine è stata un successo. Prima l’evento on line di Arianna Forte sulla pagina facebook Mia Terracina, quindi la rievocazione del percorso attraverso una escursione “La via dei cippi” per tenere alta l’attenzione e l’interesse sui luoghi della nostra storia che, non più confini oggetto di conflitti, possono diventare scenario di nuovi incontri tra le comunità. 70 i camminatori giunti da varie zone del Lazio, tra cui Ecomuseo Argil, Amici di Falvaterra, i Transumanti, Associazione Sentieri Nord Sud, partiti da Santo Stefano a Campo Soriano.
La stessa Associazione nel 2023 aveva inaugurato con i primi 42 chilometri il più grande progetto “IL CAMMINO DEI CIPPI” da Terracina a San Benedetto del Tronto. Nel dettaglio, l’associazione Svalvolati into the wild ha percorso le colline di Terracina e allo stesso tempo l’Associazione Brigante Gasbarrone è stata protagonista sulle colline tra Sonnino e Monte San Biagio. Sono stati percorsi tratti del confine borbonico papalino per far conoscere questa parte di territorio e la storia che esso racchiude. In particolare sono venuti alla luce i racconti sui Cippi di Confine Papalino-borbonici che, tra il 1846 il 1847, furono piantati dal Mar Tirreno all’Adriatico.
ne ospita ben 21 dalla foce del fiume Canneto fino alla cima di Monte Romano. Mentre, la prima azione associativa dei briganti fu invece la reinstallazione quasi 10 anni fa del cippo/termine di confine numero 25 posto sulla cima di Monte Ceraso al confine tra Sonnino e Monte San Biagio. Il gruppo di Terracina partito dalla Fonte di S.Stefano ha percorso in particolare il sentiero che valica i Monti: Cervaro, Acquasanta e Monte Romano per arrivare all’area attrezzata della Rava di Campo Soriano.
I due gruppi organizzati dall’Associazione Brigante Antonio Gasbarrone sono partiti rispettivamente da Sonnino, in Contrada Cerreto e l’altro da Via delle Fate a Monte San Biagio. In entrambi i punti sono installate le Capannine con le cartografie della rete sentieristica.