Una stella brilla a Terracina. E’ quella di Namite Selvaggi, la 14enne talentuosa artista che ha stupito tutti vincendo la seconda edizione di “Io Canto Generation”, un talent show dedicato ai ragazzi dai 10 ai 14 anni. Voce splendida, dolce sorriso stampato perennemente sul viso, umile e discreta ma quando sale sul palco si trasforma e riempie la scena con il suo talento naturale. I giudici in gara non sono riusciti più a trovare ulteriori aggettivi. Una piccola Whitney Houston.
L’ennesimo successo è solo un’altra perla che va ad impreziosire una bacheca di trofei che è iniziata a riempirsi già nel 2021 con l’MTM Awards che premia le persone che pur vivendo fuori dal proprio paese (in questo caso la Tanzania), continuano a rappresentare la loro cultura, lingua, e tradizione. In Tanzania è molto seguita sui social dai giovani, con i quali interagisce in lingua swahili. I suoi testi della musica sono un messaggio stimolante alle comunità più colpite dall’impatto ambientale.
In questo percorso è stata seguita come un’ombra dalla mamma Vanessa e dal papà Giuseppe, un agronomo che lavora per una organizzazione internazionale che si occupa di paesi colpiti da guerre e gravi emergenze umanitarie.
La sorpresa del fratello giunto appositamente per applaudirla la sera della finale è stata la ciliegina sulla torta. E poi c’è lei, Antonella Caiazzo, l’insegnante di canto che l’ha accompagnata in questo percorso non solo con la Musincanto ma anche nel gruppo dei Phoenix Gospel Choir.
Infine, una considerazione che mette i brividi. Il 14 novembre del 2016 ci lasciava Emilio Selvaggi, il nonno di Namite, storico rappresentante del WWF. Esattamente otto anni dopo sua nipote trionfa in un talent show.