2 contenitori grandi in plastica, 1 fusto di birra, 1 ombrellone, 2 buste fast food, 1 Boa, 1 mazzo di penne per un totale di 30 sacchi di cui quasi 3 rifiuti di fast food, una decina di plastica, 2 pacchetti di sigarette e contenitori per esche, 3 di vetro. E poi tanto altro differenziato. E’ il risultato di Mare d’Inverno, la storica manifestazione nazionale dell’Associazione di Protezione Ambientale Fare Verde, giunta alla sua XXXIV edizione.
A Terracina i volontari hanno svolto la propria attività a Porto Badino. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di riportare al centro dell’attenzione la necessità di ridurre i rifiuti. Le attività di pulizia promosse da Fare Verde hanno svolto un’azione di monitoraggio delle forme di inquinamento presenti sulle spiagge, dall’altro, ha realizzato anche un censimento dei rifiuti più invadenti, denunciando in modo particolare il grave fenomeno dell’invasione della plastica.
I dati saranno utilizzati per sensibilizzare il Parlamento italiano sulla necessità di attuare una politica per la riduzione a monte dei rifiuti. Da anni infatti, Fare Verde si batte per la reintroduzione del “vuoto a rendere”, una pratica molto utilizzata in Nord Europa, e che fino a qualche decennio fa era in voga anche in Italia. Il riutilizzo dei contenitori in vetro infatti è uno dei metodi migliori per ridurre il loro impatto ambientale, in quanto non viene generato rifiuto e contemporaneamente si utilizza una quantità di energia molto inferiore a quella che sarebbe necessaria per produrre una nuova bottiglia.