Brillante operazione da parte degli agenti del Commissariato di Terracina che hanno sottoposto alla custodia cautelare in carcere un uomo di 42 anni ed un altro di 45 entrambi di Fondi. L’operazione, denominata ‘Infidus‘, prende il nome dai due soggetti ‘infedeli’, entrambi dipendenti di un’azienda di Terracina, che ,trincerandosi dietro l’anonimato, stavano estorcendo denaro al loro datore di lavoro. I due, utilizzando telefoni e schede SIM ‘di copertura’, minacciavano la vittima prospettandogli gravi ritorsioni se non avesse consegnato loro una prima tranche di 40mila euro. Gli stessi, adottando il tipico metodo mafioso, si proponevano di garantire ‘protezione’ all’uomo richiedendogli una sorta di pizzo . Ma il piano dei due, che avevano fatto recapitare alla vittima anche lettere con richieste estorsive ,non è passato inosservato agli investigatori che hanno individuato la giusta pista. Quando oramai i due indagati erano pronti ad un’azione intimidatoria e dimostrativa, che avrebbe danneggiato e terrorizzato definitivamente la vittima con l’incendio di alcuni furgoni, i solidi elementi acquisiti dagli inquirenti consentivano ai Pubblici Ministeri di chiedere ed ottenere i provvedimenti restrittivi in carcere emessi, nei confronti dei due indagati, dal G.I.P. del Tribunale di Latina Dott. Pierpaolo Bortone.