CALCIO E GIUSTIZIA

Brescia deferito al TFN, il Frosinone vede la salvezza più vicina

Contestati i mancati versamenti Irpef e Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025

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Lo stop dei play tra Frosinone e Salernitana, nonostante la contrarietà della società granata, è stato seguito dall'ufficialità del deferimento al Tribunale Federale Nazionale di Massimo Cellino ed Edoardo Cellino, rispettivamente presidente e consigliere delegato del Brescia, ai quali la Procura Federale contesta, su segnalazione della Covisoc, di non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento, entro il termine del 17 febbraio 2025, di quota parte delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, ed entro il termine del 16 aprile 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps relativi alla mensilità di febbraio 2025. La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore nonché a titolo di responsabilità propria.

Si profilano quattro punti di penalizzazione, che nella sostanza salvano la squadra del presidente Maurizio Stirpe. A breve è attesa la sentenza, con prevedibili tempi celeri anche per eventuali ricorsi. Stesse accuse per le stesse scadenze anche per il Trapani in Serie C, girone C, quello del Latina. Brescia come Trapani, lamentano di essere stati truffati nella vendita dei crediti d'imposta per far fronte agli oneri richiesti, da una società in via Montenapoleone a Milano.

 

 

 

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