Calcio

Terracina, dal Paradiso all'inferno in meno di un anno. Centenario amaro

Una stagione da incubo con continue incertezze che hanno condizionato la gestione della squadra

Terracina, dal Paradiso all'inferno in meno di un anno. Centenario amaro
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https://youtu.be/IUJLA63LCtk

Meno di un anno fa la grande festa del Bartolani di Cisterna con il ritorno meritato in Serie D dopo aver vinto la Coppa Italia. Una stagione fantastica culminata con la vittoria contro l’Atletico Pontinia in un pomeriggio dalle forti emozioni. Era il 5 maggio del 2024. Il 17 aprile dell’anno dopo il ritorno nel massimo campionato regionale. Una retrocessione che si è avvicinata con il passare del tempo ma non tanto per i risultati maturati sul campo, ma soprattutto per vicende societarie che non hanno lasciato scampo. Nella stagione del centenario è successo davvero di tutto e questa piazza non lo meritava. Riepilogare quanto successo in questi mesi è come mettere il dito nella piaga. Ma è necessario.

Il tortuoso cammino verso la retrocessione

L’estate scorsa i contatti della famiglia Baioni con possibili partner in società o anche acquirenti. Dalla coppia Mario Somma-Sapio con tanto di conferenza stampa in Comune e l’annuncio dei primi acquisti, per finire all’ex Presidente della Sampdoria Ferrero. Altri contatti più o meno confermati fino all’arrivo del duo Dell’Annunziata-Talamo. Squadra giovane per mantenere la categoria guidata in maniera sapiente dal tecnico Antonio Palo, una delle poche cose da salvare quest’anno. Ma la piazza percepisce che c’è qualcosa di poco chiaro nella gestione e pur sostenendo i giocatori in ogni circostanza i tifosi vogliono chiarezza che tarda ad arrivare. Il duo campano lascia Terracina in colpevole ritardo sulle previsioni. Si fa avanti un gruppo di imprenditori e a prendere in mano la situazione è David Franco. A gennaio arrivano anche i rinforzi, ma la situazione precipita ben presto. Eduardo Imbimbo sostituisce Antonio Paolo per due partite. Il tecnico di Potenza ritorna a gran voce a Terracina, poi è costretto a dimettersi per situazioni poco chiare. Il resto è storia recente con i fratelli D’Amico al timone per guidare dignitosamente in porto una squadra ormai alla deriva. E adesso? Serve ricominciare con un progetto serio e con persone affidabili. In pochi mesi si è passati dall’euforia al dramma sportivo. I 100 anni del Terracina Calcio non potevano essere ricordati nel modo peggiore.

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