GAETA: GIORNATA DELLO SCIUSCIO, SEGUI IL SERVIZIO SUL CANALE 118
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Lo sciuscio gaetano ha, ancora una volta, incantato il pubblico. Una tradizione che si tramanda di padre in figlio. Una festa che si snoda tra le vie del centro. Anche i bambini vi prendono parte con stupore di tutti.
Strumenti poveri, improvvisati, costruiti a mano con legna riciclata e tappi di bottiglie. Quei tappi che urtandosi tra loro creano suoni di campanelli. Per chi ascolta, per chi si gode questo folkloristico spettacolo, l’emozione è fortissima.
Emozione e rispetto per la tradizione che ancora una volta, incurante del progresso, si tramanda di padre in figlio. Lo sciuscio gaetano ha origini antichissime. A quanto tramandano i racconti, pare che lo sciuscio nasca proprio nelle campagne, dove gruppi di amici erano abituati a riunirsi in piccole orchestrine improvvisate per portare in casa delle persone più abbienti serenate di buon augurio.
Si andava di casa in casa e si cantava, si faceva cagnara fino a che non veniva offerto del vino e qualche prodotto casereccio, come salami, formaggi o dolci tipici delle festività.