La Regione ha annunciato un nuovo intervento per affrontare il problema del gioco d’azzardo patologico. È stato pubblicato un bando da oltre 1,4 milioni di euro, destinato a rafforzare le attività di prevenzione già avviate in passato. L’obiettivo è potenziare le reti territoriali di prossimità e i gruppi di auto-mutuo-aiuto, fondamentali per offrire supporto concreto alle persone colpite da questa forma di dipendenza.
Il piano prevede il coinvolgimento attivo delle Aziende Sanitarie Provinciali (ASP), che saranno chiamate a coordinare le azioni sul territorio, diventando punti di riferimento per cittadini e operatori.
Inclusione sociale per detenuti con fragilità
Il secondo bando mira invece a favorire percorsi di reinserimento sociale per persone detenute o soggette a misure alternative, in condizioni di fragilità sociosanitaria. L’iniziativa punta in particolare su aspetti come l’assistenza medica e psichiatrica, il recupero dalle dipendenze, l’inserimento lavorativo e l’integrazione degli stranieri.
Per sviluppare questi progetti, la Regione intende collaborare con il Terzo Settore, promuovendo sperimentazioni innovative e mirate a ridurre la recidiva, rafforzando il legame tra servizi sociali, sanitari e comunità locali.
“Un impegno costante per le fasce più fragili”
Massimiliano Maselli, assessore regionale all’Inclusione sociale, sottolinea come queste misure si inseriscano in un percorso di continuità rispetto alle azioni già avviate negli anni passati. L’obiettivo è costruire una rete di sostegno solida e inclusiva, capace di offrire risposte concrete a chi vive in situazioni di vulnerabilità estrema.
Due nuovi bandi regionali puntano a contrastare il gioco d’azzardo patologico e favorire il reinserimento sociale di detenuti fragili, attraverso azioni coordinate con le ASP e il Terzo Settore.