Realtà virtuale e mindfulness contro i pregiudizi nelle scuole, lo studio
L'83% degli studenti ha dichiarato di essere più consapevole dell'impatto dei pregiudizi nelle relazioni e di sentirsi più aperto verso le differenze culturali

La coesione sociale come strumento per contrastare le discriminazioni tra gli adolescenti attraverso metodologie innovative: è questo l’obiettivo della ricerca condotta dall’Università Europea di Roma, con il contributo della Fondazione Lottomatica, che ha sperimentato un modello educativo basato su realtà virtuale e mindfulness per favorire l’inclusione nelle scuole.
Lo studio con i ragazzi del Majorana
I risultati dello studio, che ha coinvolto i ragazzi del Liceo “E. Majorana” di Latina, città caratterizzata da una significativa multietnicità, sono stati presentati presso la sede dell’Ateneo capitolino in via degli Aldobrandeschi. L’iniziativa ha coinvolto 120 studenti del primo biennio dell'indirizzo linguistico, suddivisi in un gruppo sperimentale e uno di controllo, impegnati in attività psicosociali ed educative, mirate a stimolare l’inclusione sociale.
I dati
L’83% degli studenti ha dichiarato di aver acquisito una maggiore consapevolezza dell’impatto dei pregiudizi nelle relazioni interpersonali e di sentirsi più aperto e tollerante verso le differenze culturali e individuali. L'approccio integrato, che combina innovazione tecnologica e attività partecipative, ha infatti dimostrato di essere particolarmente efficace nel migliorare la consapevolezza sociale e stimolare l’empatia.Tra le diverse attività e metodologie innovative messe in campo, l'impiego della Realtà Virtuale (VR) all’interno di un ambiente naturale appositamente riprodotto, ha consentito ai ragazzi, attraverso l’uso dei visori, di assumere la prospettiva altrui, stimolando la progettazione di iniziative contro il pregiudizio etnico. Tra le iniziative concrete da proporre alle istituzioni scolastiche per favorire l’inclusione, gli studenti hanno suggerito incontri divulgativi sul pregiudizio etnico, creazione di pagine social di sensibilizzazione, la produzione di cortometraggi, e delle masterclass culinarie per l’interazione tra le diverse tradizioni enogastronomiche.