Una situazione che diventa di giorno in giorno sempre più grave. Le ambulanze, i pulmini per il trasporto di disabili e dei pazienti dializzati rischiano di fermarsi. La causa è il costo dei carburanti, troppo elevato e che non accenna a scendere. Le misure adottate dal governo e che dovrebbero, a partire da martedì, far scendere il costo del carburante alla pompa, non risolvono il problema fanno sapere dall’Anas. Sono provvisorie e comunque insufficienti.
Da uno studio di ANAS Sanità infatti gli aumenti sono impressionanti e non riguardano solo il + 51 % dell’aumento del gasolio nell’ultimo anno. E’ allarmante il + 45 % dei costi per le nuove procedure e sanificazione covid, il + 70 % per le forniture di materiali, di guanti e tute fino ad arrivare, addirittura, allo smaltimento dei rifiuti speciali che registra un + 75 %. Anas chiede un adeguamento delle tariffe, il grido di allarme si alza dalle Associazioni di Volontariato e Cooperative Sociali in tutta Italia. C’è un silenzio inspiegabile sull’argomento, dicono, da parte di altre realtà ma portiamo il disagio di chi opera sul territorio con la paura di non avere abbastanza soldi per comprare le piastre del defibrillatore e fare benzina nella stessa giornata
Il mondo “degli eroi, degli angeli del covid”, una volta spenti i riflettori, è tornato ad essere fatto ancora di lavoratori non riconosciuti professionalmente, da tariffe inadeguate (se non ridicole), di costi insostenibili e da contesti di sfruttamento del volontariato, con un diffuso ricorso al lavoro irregolare.