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ROMA: TRUFFA CON LE CRIPTOVALUTE, ARRESTATO INFLUENCER

LATINA: DONNA TRUFFATA, INDAGINI DEI CARABINIERI

E’ stato arrestato dai Carabinieri di Roma Franco Lee, il ‘Bancomobile centralizzato’, come si era definito nel corso di una intervista sui social rilasciata al canale ‘Investitori Folli’. I carabinieri e la procura di Roma hanno notato una serie di movimenti sospetti tanto da far scattare l’arresto. Scattato anche un maxi sequestro di criptovalute, soprattutto Bitcoin, Usdt, Ethereum e Matic, pari a 600mila euro, il più cospicuo sequestro finora eseguito dall’Arma. Franco Lee, che vive a Frascati, è gravemente indiziato dei delitti di “esercizio abusivo di attività finanziaria e offerta al pubblico di servizi di investimento, e impiego in servizi finanziari speculativi”, le criptovalute, di “utilità provento di reato”, attraverso “l’acquisto di criptovalute e riciclaggio” avendo provveduto a sostituire e trasferire, con investimento “in moneta virtuale somme di danaro provento di delitto, tali da garantire l’anonimato”. Le indagini sono state avviate nel 2023, a partire dal monitoraggio dei canali social di Instagram e Telegram dove Franco Lee proponeva lo scambio di grandi somme di contante in cambio delle più diffuse criptovalute e viceversa, attraverso incontri di persona. Nel corso delle attività tecniche è emerso che, avendo importanti disponibilità di denaro contante, poteva eseguire scambi di euro in criptovalute anche per oltre 100mila euro per singola transazione. Sequestrati anche 6 dispositivi cellulari, 2 notebook e 8 carte di credito. Dall’analisi è emerso che Franco Lee avrebbe movimentato 8,8 milioni di euro dal 2021 a oggi, con un numero di movimentazioni e scambi superiore a 3000, percependo una commissione per ogni transazione compresa tra il 5% e il 10%. Una attività fatta senza controllo previsto dalla normativa antiriciclaggio e senza le necessarie autorizzazioni, garantendo ai clienti l’anonimato in cambio di commissioni notevolmente più elevate rispetto a quelle degli exchange autorizzati, che applicano commissioni fino a 100 volte più basse.

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