L’ultimo personaggio famoso a lamentarsi dei taxi a Roma sui social è stata Nancy Brilli. Una foto su Instagram, in ciabatte, in mano le scarpe rosa coi tacchi e l’inequivocabile lamento: “Taxi , dove sei?”. La foto spiritosa dell’attrice – assieme alle proteste di tanti colleghi dello spettacolo nelle settimane passate, da Alba Parietti a Luca Argentero – dà voce però a un cruccio che non è solo dei cosiddetti ‘vip’: agli stalli è ancora facile trovare code di clienti in attesa. Nè provare a telefonare per chiamare un autista sembra più d’aiuto: si rischia di aspettare in linea – motivetto in sottofondo – anche decine e decine di minuti.A Roma, questa è la convinzione dell’amministrazione, le auto bianche sono troppo poche e l’intenzione è quella di aumentare il numero delle licenze. Ma questa settimana il principale indiziato per la carenza di taxi nella Capitale sembra essere la Ryder Cup, il prestigioso torneo di golf in corso a Marco Simone, nel Comune di Guidonia, sulla Tiburtina. Ne sono convinti per esempio i sindacati: “Le 250mila presenze a Roma in occasione della Ryder Cup assorbono ora parte del servizio già in affanno per i 120 cantieri per il Giubileo, una mobilità pubblica che ogni giorno presenta disservizi e un boom turistico senza precedenti” afferma il segretario di Ugl Taxi Alessandro Genovese. |