Trentun’anni dopo la strage di Capaci nel Municipio Roma VI studenti e istituzioni si sono uniti nel ricordo del giudice Giovanni Falcone. Trecento ragazzi, degli istituti comprensivi, Francesca Morvillo, Giuseppe Impastato e Villaggio Prenestino, hanno gremito il Teatro di Tor Bella Monaca, in via Bruno Cirino, per ricordare insieme alle forze dell’ordine e alle istituzioni, l’importanza della lotta alla mafia. Oltre quattro ore di interventi, testimonianze, e filmati, hanno voluto rendere omaggio alle vittime di quella strage in cui, il 23 maggio 1992, persero la vita, oltre a Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Molti i momenti di commozione, gli applausi rivolti agli uomini della scorta di Falcone, l’agente Luciano Tirindelli, presidente dell’Associazione Scorta Falcone, e il capo scorta Giuseppe Sammarco, che hanno portato la loro testimonianza raccolta nel docufilm “I ragazzi delle scorte – la Quarto Savona 15”.

Numerose le istituzioni sedute in platea. In prima fila il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, il questore di Roma, Carmine Belfiore, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, l’assessora capitolina alla Sicurezza, Monica Lucarelli, e il presidente del Municipio Roma VI, Nicola Franco. Insieme a loro anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, e il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. Presenti numerosissime le forze dell’ordine, tra cui il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi, e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro.