Nella grotta artificiale ci sono gli allevatori che accompagnano il proprio gregge mentre alcune donne stendono il bucato. Sono scene di vita quotidiana, che rappresentano fedelmente una riproduzione in miniatura della Palestina di 2000 anni fa. È lo storico presepe dei Netturbini, situato nel cuore di Roma, in via dei Cavalleggeri, dentro la sede dell’azienda comunale di rifiuti Ama, che ha ricevuto la benedizione da parte del Monsignor Paolo Ricciardi. 100 casette, tutte illuminate, costruite in pietra di tufo e lastre di selce, ovvero i tipici sanpietrini. Ben 54 strade, tre fiumi lunghi complessivamente 9,50 metri, arricchiti da sette ponti e quattro acquedotti realizzati con marmo del colonnato di San Pietro dismesso durante un restauro. All’interno della sala del presepe si legge “Benvenuto tra noi netturbini, preghiamo per la pace nel mondo”. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, l’assessora all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi, il presidente di Ama, Bruno Manzi e il direttore generale di Ama, Alessandro Filippi.