In vista del Giubileo, la giunta regionale ha varato un piano di sorveglianza delle malattie infettive.
Il Lazio si prepara ad accogliere 30 milioni di persone per il giubileo 2025 e la Regione ha varato il programma di sorveglianza di malattie infettive, affidando all’istituto Spallanzani il coordinamento dei monitoraggi preventivi delle diverse patologie.
Dalle malattie che si trasmettono attraverso gli alimenti, come la legionella, a quelle veicolate da batteri ed insetti, per questo ci sarà il costante controllo con Asl, Arpa e Università, delle acque di scarico. Previsti, con il supporto del gestore idrico, uno e due prelievi a settimana. Poi i controlli sulle malattie respiratore di tipo pandemico. I pellegrini di tutto il mondo, inizieranno ad arrivare prima di Natale, l’Anno Santo, si aprirà ufficialmente la sera del 24 dicembre (non l’8 dicembre come nei Giubilei passati) quando Papa Francesco aprirà la Porta Santa dando il via a un anno di celebrazioni liturgiche. Nel precedente Giubileo straordinario 2015-2016 infatti Roma è stata visitata da 21.292.926 pellegrini».
Il piano regionale, che mira a identificare precocemente eventuali focolai, ridurre la trasmissione e avere a disposizione personale altamente qualificato, prevede una rete di collegamento tra Asl, Ospedali o da medici e pediatri di famiglia, attraverso una piattaforma che gestirà gli allarmi.
Seguendo quanto stabilito nel 2022 dal Ministero della Salute, in presenza di malattie “da allerta”, il medico avrà 12 ore di tempo massimo per segnalare il caso all’Azienda sanitaria che ne avrà altre 12 massime per inserire il caso sulla piattaforma informatica dedicata.