Il Tribunale amministrativo del Lazio ha rigettato tutti i ricorsi presentati dalle associazioni ambientaliste per chiedere la verifica degli atti propedeutici, avviati dall’amministrazione comunale, per la realizzazione del termovalorizzatore a Roma.
La sentenza riguarda i sei ricorsi presentati da comitati, sindaci e associazioni contro l’iter avviato dal Campidoglio per la realizzazione del termovalorizzatore in zona Santa Palomba, a ridosso dei Castelli Romani, e pertanto era sottoscritto anche dai Comuni limitrofi all’area in cui sorgerà l’impianto a sud di Roma. Capofila dell’iniziativa giudiziaria è il Comitato No inceneritore Santa Palomba, difeso dall’avvocato Giuseppe Libutti. “Le associazioni, i privati e le amministrazioni comunali – spiegano i giudici amministrativi nella sentenza – hanno impugnato gli atti e provvedimenti di cui in epigrafe, tutti afferenti alla nomina e ai provvedimenti adottati dal Commissario straordinario per la celebrazione del Giubileo della Chiesa Cattolica del 2025, come investito altresì, limitatamente al territorio di Roma Capitale”, quindi gli atti emanati dal sindaco Roberto Gualtieri. Secondo i giudici del Tar “nessuna legittimazione e interesse possono vantare le parti ricorrenti a contestare in sé il provvedimento di nomina, rispetto al quale non hanno formulato, peraltro, specifiche censure” e “d’altro canto, per le plurime ricadute sul territorio metropolitano del grande evento giubilare, e dei connessi afflussi di pellegrini e turisti, è affatto logica e razionale la scelta, in coerenza con il precedente Giubileo, di individuare il commissario straordinario nella figura del Sindaco di Roma Capitale”