Frodi fiscali con fatture false, al centro dell’inchiesta della Procura di Catania l’attività di imprese del settore turistico-alberghiero di Sicilia, Calabria e Lazio. 15 le misure cautelari eseguite dalla guardia di Finanza, sequestrati beni per 8,2 milioni di euro. Agli arresti domiciliari è finita Simonetta Massimi, di 56 anni, di Roma. Il centro delle decisione lo studio del commercialista Antonio Paladino, 61 anni, originario di Monza, e del suo collaborate Gaetano Sanfilippo, 47enne di Gela, a Catania. Ai due viene contestato di essere i promotori e organizzatori del sodalizio criminale nonostante non abbiano ricoperto alcun ruolo formale nei consorzi e nelle consorziate. Negli ultimi 5 anni il giro di fatture false legato al sistema di frode sarebbe stato pari a oltre 56 milioni di euro di imponibile e oltre 13 milioni di Iva, garantendo profitti illeciti all’associazione a delinquere per oltre 8 milioni di euro, la metà dei quali sarebbe stata distribuita agli organizzatori del sistema sotto forma di compensi professionali, stipendi, rimborsi spese. Il presunto meccanismo di frode si sarebbe basato su uno schema operativo ricorrente: la costituzione di entità giuridiche in forma di consorzi (Consorzio Logatrans e consorzio In&out con sede legale, rispettivamente, a Roma e Firenze. Tra le altre 26 sedi oltre a Roma anche Pomezia e Guidonia Montecelio. Secondo l’accusa, i soggetti giuridici, legalmente rappresentati da prestanome, spesso nullatenenti e privi di competenze, avrebbero operato come meri serbatoi di manodopera utilizzati esclusivamente per assumere un numero elevatissimo di lavoratori, per la maggior parte provenienti dalle aziende divenute clienti. In realtà i lavoratori non avrebbero mutato né sede lavorativa, né qualifica, rimanendo, di fatto, alle dipendenze dell’originario datore di lavoro per continuare a svolgere le proprie mansioni.