Dovrà rispondere di estorsione aggravata dal metodo mafioso, truffa, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed occupazione abusiva di immobili il 64enne italiano finito agli arresti domiciliari a Roma. L’operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia. L’uomo già nel mese di gennaio era stato destinatario di una misura cautelare personale nell’ambito di una indagine della D.D.A., che lo vedeva gravemente indiziato di gestito l’occupazione abusiva di locali e box di proprietà dell’A.T.E.R., con l’aggravante di aver agevolato le famiglie FASCIANI e SPADA. A loro aveva messo a disposizione quei locali, nel quartiere “Nuova Ostia”, per lo stoccaggio di materiale illecito, armi e stupefacenti.
ESTORSIONE
Inoltre si era reso protagonista di una condotta estorsiva nei confronti di un lavoratore, “colpevole” di aver richiesto la retribuzione spettante per una giornata di lavoro. L’indagato nei pressi dei locali occupati di via delle Ebridi – in pieno giorno e alla presenza di residenti – lo avrebbe prima minacciato con l’utilizzo di un’arma da taglio e poi colpito con una sedia in metallo, cagionandogli un profondo taglio alla schiena. Condotta ritenuta aggravata dal “metodo mafioso” perché idonea ad esercitare sulla vittima QUELL’intimidazione propria delle organizzazioni mafiose che è in grado di consolidare la reputazione criminale dell’uomo, e di potenziare il suo “controllo” del territorio e delle attività economiche, e di accrescere la sua influenza, anche in virtù dei legami personali con la criminalità organizzata del litorale laziale.
LA TRUFFA ALLA CASA DI PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA
I militari hanno raccolto anche gravi elementi indiziari a suo carico che riguardano una truffa ad una nota casa di produzione cinematografica, impegnata nelle riprese di una fiction sulla criminalità del litorale, a cui l’uomo avrebbe locato, da occupante abusivo, i 5000mq di locali di proprietà dell’ATER, ricevendo compensi per oltre 9.000 euro. Il 64enne avrebbe anche favorito l’immigrazione clandestina, concedendo in locazione onerosa a soggetti irregolari sul territorio nazionale uno degli immobili da lui in precedenza abusivamente gestiti. Le indagini hanno permesso di individuare elementi indiziari in ordine all’invasione e conseguente occupazione abusiva da parte dell’uomo e della compagna – di un altro appartamento nel complesso residenziale di via delle Azzorre, di cui il Gip ha disposto il sequestro preventivo, in attesa della restituzione al Comune di Roma.