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ROMA: CRESCE IL NUMERO DEI GABBIANI IN CITTÀ

ROMA: CRESCE IL NUMERO DEI GABBIANI IN CITTÀ

Roma sempre più invasa dai gabbiani, cresce sempre più la preoccupazione tra i residenti perché, in una sola settimana, gli attacchi dei pennuti alle persone sono saliti a 30 e tutti nella capitale. I gabbiani costruiscono il loro nido sui tetti, proteggono fortemente la loro prole e non accettano nemmeno che si esca sui balconi. Forte l’istinto materno nei confronti dei figlioletti. Un problema questo che si trascina da più di qualche anno, queste le immagini girate nel periodo del lockdown in piazza San Pietro ben quattro anni fa. Complice della proliferazione dei gabbiani a Roma, la produzione esagerata di rifiuti e la scarsa capacità di smaltirli correttamente. L’apertura alare dei gabbiani può arrivare anche ad un metro e mezzo. Forti, aggressivi e determinati ingaggiano quotidianamente lotte feroci con piccioni e altri piccoli animali presenti in città. A rischio anche l’uomo, sono infatti frequenti i casi in cui è diventato difficile mangiare un pezzo di pizza o un gelato camminando in strada. Non è inusuale vedere questi uccelli volare avendo nel becco carcasse di altri uccelli o di altre specie. I gabbiani, oltre tutto sono anche dotati di una discreta intelligenza. La situazione è precipitata dopo la chiusura della discarica di Malagrotta, diventata nel tempo una fonte inesauribile di cibo. Vengono attratti dalla presenza di immondizia e cibo lasciato in strada. Oggi i gabbiani cercano cibo nei cassonetti e nei mucchi di rifiuti abbandonati in ogni angolo della città, a partire dal centro storico affollato di turisti e pieno di ristoranti. Da semplice luogo di passaggio, la Capitale si è trasformata nella loro dimora abituale. Dopo Malagrotta, l’aumento dei gabbiani a Roma è stato esponenziale. Nell’arco di pochi anni, le stime sono passate da 10mila a 40mila unità, perché da ogni coppia nascono almeno due piccoli. Per il cibo sono disposti a tutto, capita sempre più di frequente non solo di vederli rovistare con il becco nei cassonetti dell’immondizia, ma anche di trovarli a mangiare carcasse di ratti e piccioni, e persino a rubare il cibo dalle mani degli uomini. Urgono politiche di prevenzione e di dissuasione, perché con i gabbiani gli ultrasuoni utilizzati per allontanare altre specie di uccelli servono a poco: è necessario controllare le nascite per impedire loro di nidificare e ridurre i rifiuti lasciati in strada.

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