Un atto dimostrativo e probabilmente intimidatorio quello perpetrato da ignoti al “Don Pino Puglisi”, l’impianto sportivo di Via Stefano Vaj, 41 di Roma, già di proprietà del clan Gambacurta, nel luglio scorso tornato agli onori della cronaca per la sentenza di revoca parziale della confisca poi sospesa su richiesta della Procura generale della Corte di Appello, anche a seguito della mobilitazione innescata dall’Asilo Savoia, azienda pubblica che ne gestisce temporaneamente le attività sportive a valenza sociale con il programma “Talento & Tenacia – crescere nella legalità”.
Nella notte tra il 20 e il 21 agosto ignoti hanno infatti completamente devastato la sala polifunzionale dell’impianto, utilizzata per le attività di studio, laboratori e corsi del Gruppo Sportivo Montespaccato. Armadi spaccati, libri stracciati e gettati in terra, scrivanie distrutte, impianto elettrico divelto, perfino il calciobalilla fatto a pezzi e reso completamente inservibile. Fortemente danneggiati anche il campo di calciotto e gli spogliatoi annessi dedicati alla scuola calcio e alle giovanili. Tutto ciò proprio a ridosso della riapertura della stagione sportiva, ad evidente volontà di arrecare importanti danni economici al Montespaccato e all’Asilo Savoia, allontanando così dal centro sportivo bambini e famiglie, che in misura sempre crescente frequentano il “Don Pino Puglisi”, diventato un vero e proprio punto di riferimento per l’intero Quartiere.
Lapidario il Presidente di Asilo Savoia, Massimiliano Monnanni: “È un attacco al Quartiere e a chi si impegna per migliorarlo. Se qualcuno pensa di intimidirci e costringerci ad andare via si sbaglia di grosso. Anche se rimanessimo soli e senza alcun aiuto noi non abbandoniamo Montespaccato dopo sei anni e più di impegno e di risultati raggiunti contando solo sulle nostre forze.
“Non a caso avevamo chiesto alle Istituzioni – aggiunge Monnanni – di sottoscrivere un patto di comunità per Montespaccato che contenesse precisi impegni e concreti sostegni. È una richiesta che rinnoviamo e che confidiamo si trasformi in atto concreto da parte di Regione e Comune il prima possibile”.
Ora sarà una lotta contro il tempo per ripristinare sala studio, campo e spogliatoi della Scuola Calcio in vista della prossima ripresa delle attività.