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ROMA: ABBANDONO RIFIUTI, DUE DENUNCE

ROMA: ABBANDONO RIFIUTI, DUE DENUNCE

Nell’ambito di un’azione mirata di controllo che gli agenti della della Polizia Locale, Unità SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), stanno portando avanti sulla gestione illegale dei rifiuti sul territorio capitolino,  sono state accertate le reiterate attività irregolari, nonché dal grave impatto ambientale, messe in atto nelle adiacenze del Centro Raccolta AMA di via Mattia Battistini da parte di alcuni soggetti. Scattate in questi giorni le prime denunce.

Grazie ad una specifica attività di monitoraggio nei campi nomadi della Capitale, che già nei mesi scorsi aveva portato alla denuncia, sempre per reati ambientali, di alcune persone dimoranti nel campo rom di via Cesare Lombroso, nonché al sequestro dei furgoni e dei rifiuti su di essi trasportati abusivamente, i caschi bianchi, diretti dal Vice Comandante Dott. Stefano Napoli, hanno potuto rilevare l’azione illecita compiuta da parte di altri due uomini, di nazionalità bosniaca di 40 e 45 anni, alloggianti nel medesimo campo. I due, per mezzo di autocarri posizionati in sosta nelle adiacenze dell’isola ecologica del  quartiere Primavalle,  effettuavano carico di materiali di ogni tipo, prelevandoli dai veicoli di cittadini, sia privati che di aziende, i quali, di volta in volta, venivano adescati mentre si dirigevano verso il Centro di Raccolta. Il rifiuto così prelevato veniva poi disassemblato dai due indagati per ricavare la componente ferrosa. Lo scarto non ferroso veniva in seguito disseminato in parte sui terreni adiacenti il Centro di Raccolta e in parte intorno al campo nomadi.

Una volta intercettati, gli agenti hanno fermato i due soggetti durante una delle operazioni illegali, rinvenendo all’interno dei furgoni, usati per il trasporto, diversi metri cubi di rifiuti speciali e pericolosi: materiali lignei, metallici e plastici,  pneumatici, sanitari,  rifiuti provenienti da lavorazioni edili, ingombranti e anche apparecchiature per la stampa industriale. Oltre alla denuncia dei responsabili, si procedeva al sequestro degli autocarri utilizzati per il trasporto dei rifiuti. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso per risalire ad altre persone coinvolte in queste azioni illecite e dal grave impatto, non solo ambientale, ma anche economico, a causa delle frequenti e necessarie opere di rimozione dei rifiuti e di pulizia seguenti all’abbandono dei materiali.

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