Rifiuti abbandonati, strade pericolose e prostituzione. E’ l’ennesimo grido d’allarme che arriva dai comitati civici del comprensorio della zona industriale Mazzocchio a Pontinia da sempre attenti a questa problematica. Una situazione che viene definita fuori controllo. E’ sempre più una terra di nessuno l’area industriale di Mazzocchio. Oltre agli odori nauseabondi prodotti dall’impianto di compostaggio Sep quasi giornalmente, i cittadini residenti nelle aree attigue devono fare i conti con un degrado che peggiora a vista d’occhio. Ormai transitare nei dintorni dell’area industriale è impossibile – denunciano i comitati di Mazzocchio, Boschetto Gricilli Macallè e Il Fontanile – cumuli di rifiuti abbandonati rendono la viabilità quasi impossibile, soprattutto per chi dovesse transitare su un motorino o su una bicicletta. L’illuminazione è insufficiente. E la zona continua ad essere presidiata da prostitute.
Per i cittadini si tratta, prima di tutto, di un problema di sicurezza. Secondo i comitati ormai è chiaro che il consorzio, o quel che ne resta, non sia in grado di controllare e rendere decorosa quest’area. E’ perciò necessario e non più prorogabile l’intervento del Comune di Pontinia. Ma non si tratta solo di degrado perché a breve arriveranno le temperature primaverili e poi estive per cui quei cumuli di rifiuti diventeranno un ennesimo pericolo per la salute pubblica. Le strade dissestate e piene di rifiuti sono pericolose e lo dimostrano i diversi incidenti che si verificano sempre più spesso nella zona, alcuni anche con esito mortale. A questo punto i comitati chiamano in causa anche il sindaco di Pontinia Eligio Tombolillo che in un incontro tenutosi più di un mese fa aveva promesso la promulgazione di un regolamento che permettesse l’installazione di foto trappole nell’area industriale. Un sistema di video sorveglianza più economico ed efficace di quello, inutilizzato, installato dal consorzio con soldi anche pubblici. Al momento però non ci sono novità sostanziali e questo preoccupa i residenti.