SULLE RIVE DEL TEVERE

Italia: poesie classiche cinesi incontrano famosi brani di musica occidentale

Italia: poesie classiche cinesi incontrano famosi brani di musica occidentale
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Roma, 08 feb 12:58 - (Xinhua) - Sulle rive del Tevere un palcoscenico, che ricorda un tipico cortile italiano, in un antico teatro dal fascino classico, si svolge un evento di scambio culturale. Un gruppo di giovani, provenienti da Cina e Italia, recita insieme antiche poesie cinesi nelle due lingue e canta famosi brani di musica occidentale. Il ritmo poetico e le melodie risuonano nell'aria, conquistando gli applausi del pubblico.

Questa è la scena al terzo incontro di Recitazione di poesie classiche cinesi, tenutosi 6 febbraio a Roma. L'evento è stato organizzato dall'Istituto Confucio dell'Università Sapienza di Roma in collaborazione con la Federazione unitaria italiana scrittori, e vi hanno partecipato circa 70 studenti e docenti dell'Istituto Confucio e del Conservatorio di musica Santa Cecilia della città, oltre a diversi collaboratori.

Ilaria Battaglini è stata la prima studentessa italiana a esibirsi. Ha scelto di recitare "Yugezi: davanti al monte Xisai volano bianchi aironi" di Zhang Zhihe, poeta della dinastia Tang. "Mi piacciono molto le immagini della natura descritte nella poesia, leggerla è davvero romantico. Per recitarla al meglio, ho dedicato mezz'ora al giorno alla pratica per un mese intero", ha dichiarato Battaglini, aggiungendo che questo incontro le ha permesso di stringere amicizia con più persone che condividono la passione per la lingua cinese.

Oltre a poesie classiche cinesi molto conosciute, gli studenti cinesi e italiani hanno suonato anche famosi brani di musica occidentale ispirati a poesie.

"Poiché siamo ancora nel periodo del Capodanno cinese, le canzoni scelte per questo incontro condividono un tema comune: la primavera. È una bella idea combinare le poesie classiche cinesi e la musica occidentale, poiché permette a più italiani di scoprire le poesie cinesi", ha affermato Maria Chiara Pavone, professoressa del Conservatorio di musica Santa Cecilia di Roma.

Durante l'incontro, il pubblico ha potuto partecipare a diverse attività culturali della tradizione cinese, come la scrittura del carattere di "fortuna" sulla carta, il disegno di serpenti per l'Anno del serpente, a tema "Aggiungere fortuna con il serpente", e il cimentarsi in un quiz sulla cultura cinese con premi a tema.

"La poesia arriva direttamente all'anima. La recitazione bilingue delle antiche poesie cinesi non solo dimostra i progressi degli studenti italiani nello studio della lingua, ma serve anche come ponte culturale tra due antiche civiltà come la Cina e l'Italia", ha dichiarato Wei Yi, direttrice dell'Istituto Confucio della Sapienza. (Xin)