Una fiorente città porto romana, era Minturnae che sorgeva lungo la strada consolare Appia i cui resti pian piano stanno venendo alla luce. All’interno del Comprensorio Archeologico Minturnae, adagiato nella pianura fra i Monti Aurunci e il mare, spiccano i maestosi resti del grande Teatro Romano, che si stagliano in altezza nella campagna circostante, a poca distanza dal fiume Garigliano e dalla costa di Scauri. Minturnae, sorta dopo il 296 a.C., in seguito alla ricostruzione di quella distrutta durante la Guerra Sannitica, era molto fiorente, grazie al commercio via terra, attraverso la via Appia, e marittimo, per via del porto e del fiume, e quindi molto popolata, provvista di ogni struttura delle città romane. All’interno dell’area sono infatti visibili i resti di un tratto originale della via Appia (Decumanus Maximus). Il Teatro Romano fu costruito intorno al I secolo d.C. per accogliere ben oltre quattromila spettatori. D’altronde la cittadina era un porto molto vivace e anche una rinomata località turistica, visto che sono state ritrovate sulla fascia litoranea rovine di ville romane legate a due autorità dell’epoca repubblicana: i consoli Caio Mario e Marco Emilio Scauro.
All’interno dell’area troviamo i resti del Foro Repubblicano (II sec. a.C.), del Capitolium (II sec. a.C., tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva), del Foro Imperiale, del Macellum (mercato), delle Tabernae, e del complesso termale (II sec. d.C.). Durante le Giornate del FAI di Primavera si potranno visitare le bellezze del sito archeologico di grande importanza con l’ausilio degli Apprendisti Ciceroni e con gli interventi della docente e scrittrice Antonella Prenner. Da ammirare anche il ponte Real Ferdinando che attraversa il fiume Garigliano facilitando il viaggio sulla via Appia. Nel 1800, su incarico di Francesco I di Borbone, si fece plausibile l’idea di costruire un ponte alla stregua dei ponti sospesi che si stavano realizzando in quel periodo in Inghilterra e Francia.
Il ponte Real Ferdinando II di Borbone, così chiamato in onore del re, era per quei tempi all’avanguardia nel mondo e fu l’illustre risultato della politica industriale borbonica. Fu sotto re Ferdinando I di Borbone, infatti, che nel 1823, per la prima volta, si manifestò interesse per una nuova tipologia strutturale. Un appuntamento assolutamente da non perdere sabato 23 e domenica 24 per visitare il sito in occasione delle Giornate Fai di Primavera, il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia. Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico. Un’esclusiva opportunità per scoprire anche il sito dell’antica Minturnae.