Stellantis, avviata una raccolta firme da Fiom Cgil
Domani è in programma un tavolo al Mimit
In vista del tavolo di domani al Mimit sulla crisi Stellantis, la Fiom Cgil lancia una raccolta firme "per rivendicare l'integrazione salariale e la riduzione dell'orario di lavoro anche attraverso la formazione". "La crisi del settore automotive – spiega Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità - la stanno continuando a pagare le lavoratrici e i lavoratori con il continuo ricorso alla cassa integrazione in tutti gli stabilimenti di Stellantis a causa della mancanza di un piano industriale e di nuovi modelli produttivi".
Sostegno al reddito
La richiesta della Fiom Cgil è rivolta a Stellantis ma anche al Governo e alle Regioni che possono intervenire sul versante del sostegno al reddito attraverso risorse sulla formazione come sta avvenendo in Piemonte. Su questo tema il sindacato domani presenterà una posizione unitaria al tavolo automotive presso il Mimit.
"È ora che insieme alla mobilitazione per un piano di investimenti su progettazione, ricerca, sviluppo e produzione, si avvii una battaglia per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori, di Stellantis e dell'automotive, un salario dignitoso" aggiunge Lodi.
Manca un piano industriale
Per il sindacato la mancanza di un piano industriale di Stellantis e la cronica mancanza di modelli fa aumentare il carico dell’utilizzo della cassa integrazione. A della della Cgil gli interventi annunciati, a partire dall’incontro al Mimit del 17 dicembre scorso e poi nelle settimane successive su cambi, motori e modelli ibridi, non garantiscono il necessario carico di lavoro nel 2025, e molto probabilmente anche per gli anni a seguire.
Il Governo ha tagliato il fondo automotive per poi scaricare sulla UE tutte le conseguenze dell’assenza di politiche industriali.
"È ora che insieme alla mobilitazione per un piano di investimenti su progettazione, ricerca, sviluppo e produzione, si avvii una battaglia per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori, di Stellantis e non solo, un salario degno di questo nome. Gli scioperi spontanei sul PDR erogato per l’anno 2025, partiti in diversi siti Stellantis, ci indicano la strada. Siamo stanchi di assistere alla spartizione di dividendi miliardari agli azionisti mentre le lavoratrici e i lavoratori sono costretti a pagare gli effetti di una crisi sempre determinata da scelte sbagliate di imprese e Governo" conclude Lodi .
Le richieste
Il sindacato rivendica un confronto con azienda e istituzioni sull’emergenza salariale per ottenere:
• integrazione salariale
• riduzione orario anche attraverso la formazione.