I sindacati di categoria Filctem Cgil e Femca Cisl hanno scritto a Mike Doustdar nuovo amministratore delegato di Novo Nordisk, al ministro delle Imprese Adolfo Urso, al governatore del Lazio Francesco Rocca sia nella veste di presidente della Regione Lazio che di Commissario per l’attuazione dell’investimento da 2,5 miliardi di dollari che la multinazionale danese del farmaco doveva fare su Anagni. Hanno scritto dopo le assemblee con tutti i lavoratori del sito di Anagni per esprimere la richiesta di “sospendere ogni ipotesi di licenziamento presso lo stabilimento di italiano, inclusi i mancati rinnovi dei contratti per i lavoratori in somministrazione, come sta accadendo in queste ore. La decisione di fermare la produzione del farmaco Wegovy nello stabilimento di Anagni non può essere accettata passivamente.
Soprattutto alla luce delle recenti notizie secondo cui Novo Nordisk avrebbe stretto nuovi accordi produttivi per lo stesso farmaco con Rovi Pharmaceutical”, in Spagna. Per Sandro Chiarlitti, segretario interporvinciale di Filctem Cgil è inaccettabile che “mentre si blocca un sito italiano con centinaia di lavoratori qualificati, si potenzino impianti altrove. E lo si faccia senza alcuna spiegazione pubblica o confronto con le parti sociali”. La settimana scorsa Novo Nordisk aveva annunciato nella sede di Confindustria Frosinone lo stop da questo lunedì della produzione del farmaco anti obesità Wegovy, con conseguente stand by per il piano da 2,5 miliardi di dollari che doveva svilupparsi intorno al sito di Anagni e giudicato di interesse strategico nazionale dal Governo.