i tagli

Novo Nordisk, non verranno rinnovati 80 contratti

I sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e le Rsu hanno espresso forte preoccupazione

Novo Nordisk, non verranno rinnovati 80 contratti

Via ai primi 80 tagli nello stabilimento Novo Nordisk di Anagni. Dopo la decisione di sospendere la produzione del farmaco per la cura dell’obesità, nello stabilimento ciociaro inizia lo sfoltimento degli organici ed oggi l’azienda ha annunciato che non rinnoverà un’ottantina dei contratti di somministrazione. Una scelta in netto contrasto con il piano di espansione industriale annunciato circa un anno fa che doveva essere finanziato con 2,5 miliardi e ritenuto ‘strategico’ dal Governo italiano.

I tagli gettano un’ombra sulle future prospettive produttive dello stabilimento, soprattutto in vista della fine delle lavorazioni in conto terzi previste per il 2026. In serata i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e le Rsu hanno espresso forte preoccupazione: “Non basta affermare che non saranno aperte procedure collettive di licenziamento. È necessario che la società fornisca chiarezza, comunicando con trasparenza quando riprenderà pienamente la produzione e quali saranno gli effetti dell’annunciata revisione del piano degli investimenti sul futuro dello stabilimento di Anagni”.

I sindacati hanno chiesto al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, nella sua veste di Commissario governativo per l’attuazione dell’investimento Novo Nordisk, di reclamare risposte esaustive dall’azienda. “In caso contrario – dicono i sindacati – verrà sollecitato un incontro presso il Ministero del Made in Italy per tutelare i lavoratori e il futuro industriale del sito”.