Lavoratori De Vizia, nessuna possibilità di rientro in Stellantis
Nessun accordo al tavolo che si è riunito ieri, prossimo incontro il 6 marzo
Fumata nera dal tavolo tra Stellantis e sindacati che si è tenuto al termine di un primo confronto in Regione Lazio. I 32 lavoratori al centro della vertenza De Vizia Transfer, infatti, non potranno rientrare nello stabilimento Stellantis Cassino Plant dove hanno svolto il loro servizio nel campo delle pulizie industriali: l'appalto non è stato rinnovato e le mansioni dei lavoratori De Vizia sono state internalizzate dalla casa automobilistica per contenere i tagli previsti nel 2025.
La Uilm Uil chiede tempo per la ricollocazione
Stellantis aveva prorogato virtualmente quel contratto scaduto il 7 gennaio allungandolo fino al 31 marzo prossimo ma con la specifica intenzione di concedere tempo per trovare una ricollocazione ai 32 esuberi De Vizia. Ora il sindacato Uilm Uil ha chiesto una pausa di riflessione sulla soluzione prospettata via Pec e cioè il trasferimento in blocco a Roma per un sub appalto nella raccolta dei rifiuti con la municipalizzata Ama del Comune di Roma. Il sindacato ha chiesto che il trasferimento possa avvenire su base volontaria e che si prediliga una ricollocazione nel territorio della provincia di Frosinone dando, a chi non vorrà accettare la nuova collocazione, la possibilità di accedere alla Naspi. Il prossimo incontro è stato fissato al 6 marzo.
Utile crollato nel 2024 per Stellantis
Stellantis intanto ha comunicato di aver chiuso il 2024 con ricavi netti pari a 156,9 miliardi di euro, in calo del 17% rispetto al 2023, con consegne consolidate in diminuzione del 12%. L'utile netto è di 5,5 miliardi di euro, in calo del 70%, mentre l’utile operativo è diminuito del 64%. L’azienda prevede comunque "il ritorno a una crescita profittevole e a una generazione di cassa positiva nel 2025", e annuncia il lancio di 10 nuovi modelli per quest’anno, confermando l’arrivo del nuovo amministratore delegato entro la prima metà del 2025.