Continuano le manifestazioni e sit-in di protesta dei lavoratori COOP KARIBU’ e CONSORZIO AID. Nella mattinata di venerdì, in concomitanza con l’udienza preliminare fissata presso il Tribunale di Latina, i lavoratori delle cooperative proseguono nella protesta. Difficoltà e disagi per tali lavoratori continuano e dopo le ultime misure cautelari che hanno determinato gli arresti, rimangono ancor piu’ convinti sul comportamento e l’operato di questi rappresentanti, che avevano solo l’obiettivo di “svuotare le casse delle Coop” per interessi personali lasciando i lavoratori senza il pagamento dei salari, tante mensilita’ e competenze per circa 400 mila euro il cui saldo non è stato ancora effettuato.
Per la Uiltucs Latina gli inquirenti stanno effettuando un ottimo lavoro, e’ cio’ che attendevano i lavoratori, le risposte la chiarezza sulle tante dichiarazioni e denunce che attraverso la Uiltucs Latina sono partite sin dall’inizio di questa vicenda, i lavoratori nonostante il disagio generato dal fatto che non hanno ancora percepito gli arretrati, sono soddisfatti e credono nel lavoro svolto dalle istituzioni competenti, comunque chiedono insistentemente il
pagamento delle loro spettanze. La Uiltucs ha fatto richiesta di costituzione di parte civile nella vicenda. Abbiamo subìto un danno enorme, dichiarano e gridano i lavoratori, la nostra professionalita’ il nostro tempo dedicato all’accoglienza ed integrazione compresa l’attenzione nelle case per minori non coincideva con gli evidenti e chiari fatti che emergono oggi dai documenti del Tribunale di Latina che hanno portato agli arresti. Il coraggio e il disagio di questi lavoratori hanno interrotto il solo profitto di questi “faccendieri dell’accoglienza”, sostengono dalla Uiltucs..