La Guardia di Finanza di Fondi ha portato a termine l’operazione “Free Trade”, che ha riguardato quattro società operanti tra le province di Roma e Latina, sospettate di aver partecipato ad una sofisticata frode fiscale nel settore del commercio di carni provenienti dai paesi dell’Unione europea, che, se portata a compimento, avrebbe portato ad occultare al fisco più di 40 milioni di euro di reddito imponibile e circa 9 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto. L’attività, che ha preso le mosse dall’esame di alcune sospette movimentazioni di denaro sui conti correnti di un imprenditore fondano, ha permesso di individuare tre società tra loro collegate che erano completamente sconosciute al fisco. Il meccanismo fraudolento, avrebbe permesso alle aziende coinvolte, con sedi a Fondi, Ostia ed Ariccia, di acquistare le carni a prezzi sensibilmente inferiori a quelli correnti, per poi rivenderle a prezzi più bassi rispetto la concorrenza, alterando le regole di mercato e, allo stesso tempo, realizzando comunque un significativo margine di guadagno nell’arco di pochi anni. All’esito delle investigazioni sono state denunciate 5 persone, i legali rappresentanti delle società coinvolte e un professionista, per i reati tributari di emissione di fatture false, omessa dichiarazione, occultamento e distruzione della contabilità e omesso versamento dell’Iva. Nei confronti di tre dei cinque soggetti, il gip presso il Tribunale di Velletri ha disposto il sequestro di beni e disponibilità per oltre 15 milioni di euro. Sequestrati beni mobili ed immobili per un valore di 2 milioni di euro. Tra gli immobili in sequestro vi è anche una villa di circa 200 metri quadrati con rifiniture di pregio ed annesso terreno di 1.800 metri quadrati, sita nel Comune di Fiumicino.