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FONDI: MARCO PANNONE E’ TORNATO A CASA

FONDI: MARCO PANNONE E’ TORNATO A CASA

Festa grande a Fondi e soprattutto in casa Pannone. Marco è tornato a casa. Come si ricorderà la notte tra il 2 e il 3 dicembre scorso il giovane subì una vera e propria aggressione all’esterno di un pub a Londra dove lavorava come cameriere. Iniziò così un vero e proprio calvario con i genitori trasferitisi in Inghilterra per seguire da vicino la convalescenza del figlio. Le sue condizioni erano state giudicate a dir poco critiche dai sanitari. Ma lentamente la situazione è andata migliorando in maniera graduale e il 18 ottobre scorso Marco Pannone è stato dimesso dal reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica del Policlinico Gemelli di Roma, dove era stato trasferito con un volo di Stato nel maggio scorso dal nosocomio londinese King’s College Hospital.

Il trasferimento nella sua casa di famiglia è avvenuto a bordo di un’ambulanza attrezzata, in compagnia della mamma Enza sempre presente con lui fin dal giorno dell’aggressione, così come dal papà Giuseppe e dalla sorella Veronica.

Ad accogliere mamma e figlio, tutti i familiari che lo hanno finalmente riabbracciato e organizzato una festa per il suo ritorno tra le mura domestiche. Marco avrà ancora bisogno di cure fisioterapiche per recuperare del tutto l’autonomia perduta per colpa di quell’aggressione. Sentimenti di gratitudine per tutti i fondani (e non solo) sono stati espressi dai familiari di Marco per i quali la raccolta promossa dall’Associazione Pro Loco Fondi in loro favore, grazie anche ai salvadanai distribuiti dai giovani dell’Associazione “Utopia”, ha raggiunto quasi i ventimila euro.

“Ringrazio il Governo Italiano – ha detto Enza la mamma del giovane – il Ministero degli Esteri, il consolato e l’ambasciata italiana. Soprattutto il senatore Claudio Fazzone che si è prodigato fin dall’inizio interessandosi per la soluzione del nostro dramma, fino a questo felice epilogo. Il mio cuore è colmo di gioia. Così come tutti i medici e i sanitari dei due ospedali di Londra e di Roma per quanto hanno fatto. Il Policlinico Gemelli continua a seguire la riabilitazione di Marco e ne siamo infinitamente grati”.

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