Bruxelles, 21 nov 11:17 – (Xinhua) – Il piano dell’Unione Europea (UE) segnalato dai media che richiede alle aziende cinesi il trasferimento di tecnologia in cambio di sussidi sottolinea la crescente forza tecnologica della Cina, ha dichiarato ieri un esperto ungherese.
“L’UE è nel mezzo di un declino industriale e tecnologico e il semplice fatto di richiedere alle aziende cinesi di trasferire la loro tecnologia non è altro che una prova e un’auto-dichiarazione della forza tecnologica del Paese”, ha dichiarato Zoltan Kiszelly, direttore del Centro di analisi politiche dell’Istituto ungherese Szazadveg, in un’intervista a Xinhua.
I commenti di Kiszelly fanno seguito a un articolo pubblicato martedì dal “Financial Times”, che cita due alti funzionari dell’UE, secondo cui Bruxelles intende richiedere alle aziende cinesi di stabilire fabbriche in Europa e di condividere le competenze tecnologiche in cambio di sussidi. I nuovi criteri dovrebbero essere applicati a un miliardo di euro (circa 1,05 miliardi di dollari) di sovvenzioni per lo sviluppo di batterie, la cui apertura alle offerte è prevista per dicembre.
I funzionari hanno dichiarato che il programma pilota potrebbe in seguito essere esteso ad altri programmi di sussidi dell’UE.
Interpellata da Xinhua, la Commissione europea ha rifiutato di commentare la notizia, citando le sue fonti anonime. Un portavoce della Commissione ha dichiarato che le politiche dell’UE sono conformi alle regole dell’OMC sotto tutti gli aspetti.
Kiszelly ha criticato l’approccio dell’UE, sostenendo che esso contraddice l’impegno da tempo rivendicato dal blocco nei confronti dei principi del commercio equo. “Il trasferimento di competenze dovrebbe rimanere una decisione basata sul commercio piuttosto che un atto obbligatorio”, ha sottolineato il direttore. (Xin)
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