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lo studio della CGIA
Tasse, ecco il primo weekend libero dalle tasse del 2025
Il 6 giugno segna il primo weekend libero dalle tasse del 2025: dopo 156 giorni il contribuente inizia a lavorare per sé

Siamo al primo weekend liberi dalle tasse. Infatti, secondo l’annuale elaborazione compiuta dall’Ufficio studi della CGIA venerdì è stato il cosiddetto giorno di liberazione dalle tasse. In altre parole, dopo ben 156 giorni dall’inizio di quest’anno, sabati e domeniche compresi, il contribuente medio ha terminato di lavorare per pagare l’armamentario fiscale italiano che, in particolare, è costituito dall’Irpef, dall’Ires, dall’Irap, dall’Iva, dalle addizionali, dai contributi previdenziali, dalle tasse locali. Dopo oltre cinque mesi in cui la nostra attività lavorativa è servita per onorare le richieste del fisco, sino al prossimo 31 dicembre ciascun italiano eserciterà la propria professione per vivere e per migliorare la propria condizione economica.
Liberazione fiscale
Come si è giunti a stabilire che il 6 giugno è il giorno di liberazione fiscale del 2025? La stima del Pil nazionale prevista per l’anno in corso è di 2.256 miliardi di euro; tale importo è stato suddiviso per 365 giorni, ottenendo così un dato medio giornaliero di 6,2 miliardi di euro. Dopodiché, sono state estrapolate le previsioni relative alle entrate tributarie e contributive che i percettori di reddito verseranno quest’anno che dovrebbero ammontare a 962,2 miliardi di euro.
Pressione fiscale
Se analizziamo l’andamento della pressione fiscale registrato negli ultimi 30 anni, il meno “soffocante” fu il 2005. Con Silvio Berlusconi alla guida dell’esecutivo, la pressione fiscale in Italia scese al 38,9 per cento del Pil, 3,8 punti in meno della soglia prevista per quest’anno. Diversamente, il picco massimo è stato toccato nel 2013, quando con il governo Monti e successivamente Letta, il carico fiscale complessivo sul Pil toccò il 43,4 per cento