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West Nile, 6 casi accertati nel Lazio: il sindaco rassicura i cittadini

Solo due dei casi accertati, due pazienti di rispettivamente 63 e 72 anni, in condizioni critiche per la presenza di patologie concomitanti

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Sono i consigli rassicuranti del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto medico di professione. I casi di West Nile nel Lazio, al momento, sono tutti scollegati. L'unica cosa che avrebbero in comune le persone che hanno contratto il virus, arrivato e diventato endemico anche nel Lazio, è la zona: sono tutti infatti della provincia di Latina. Inoltre attualmente i pazienti che hanno sviluppato complicanze sono persone anziane. Dopo la morte di Filomena Giovangiulio di 82 anni a Fondi, una paziente senza patologie concomitanti, sono 6 i casi accertati.
Solo due dei casi accertati, due pazienti di rispettivamente 63 e 72 anni, in condizioni critiche per la presenza di patologie concomitanti, gli altri sono in via di miglioramento.

La zanzara che trasmette il virus West Nile non è la zanzara tigre, bensì la nostra zanzara comune notturna, che punge dal tramonto all’alba. Altre possibili vie di trasmissione comprendono la trasfusione di sangue e il trapianto di organi da donatori infetti e ancor più raramente sono state segnalate infezioni congenite trasmesse dalla madre al feto attraverso il latte umano.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come febbre, mal di testa, nausea, vomito. Nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, i sintomi più gravi  comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.