La paura si nasconde spesso dove dovrebbe esserci sicurezza, tra le mura di casa. A Latina, negli ultimi giorni, due donne hanno vissuto sulla propria pelle l’incubo della violenza domestica.
Il primo caso riguarda la notte del 20 ottobre scorso, in via Piccarello, quando una donna è stata aggredita dal compagno. Gli agenti della Squadra Volante, intervenuti immediatamente, l’hanno trovata seminuda, in lacrime e con ferite evidenti sul corpo, mentre l’uomo la inseguiva. La vittima ha raccontato di una relazione travagliata con Luca Desideri, 40 anni, noto alle cronache per la terribile morte di Patricia Mashitela, 26 anni, sbranata dai suoi pitbull in quella stessa villetta nel mese di gennaio. La donna ha spiegato di essere stata aggredita dopo un litigio, di essere stata afferrata per i capelli e morsa. I sanitari del 118 hanno riscontrato ecchimosi e ferite da morso, mentre gli archivi della Questura hanno documentato precedenti episodi di violenza da parte di Desideri. Solo un mese prima, il 20 settembre, la donna era stata ricoverata con contusioni multiple, trauma cranico non commotivo e ferite al volto. Per lui è stato disposto il divieto di avvicinamento alla vittima a meno di 500 metri, con applicazione del braccialetto elettronico.
Il secondo episodio riguarda un uomo già sottoposto a divieto di avvicinamento, che si è presentato più volte nei luoghi frequentati dalla donna, perseguitandola e seminando paura. Ogni apparizione dell’aggressore diventava un pugno nello stomaco per la vittima. A seguito delle continue violazioni, il giudice ha disposto l’aggravamento della misura: arresti domiciliari con braccialetto elettronico.