Un secolo dopo revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
Atto firmato dal 14 maggio 1924 dall'allora commissario prefettizio Raffaele Vari
Fu il commissario prefettizio Raffaele Vari a conferire la cittadinanza ordinaria a Benito Mussolini. L’atto ufficiale è stato recuperato tra i faldoni dell’archivio storico del Comune di Anzio e risale al 14 maggio 1924. In pieno regime fascista, oltre un secolo fa. Un documento attentamente vagliato dal sindaco Aurelio Lo Fazio, il vice sindaco Pietro Di Dionisio e il presidente del consiglio comunale Gabriele Federici. Una corposa formula precede l’atto di conferimento.
La città dello Sbarco durante la Seconda guerra mondiale, fatto storico conosciuto in tutto il mondo, per 101 anni ha mantenuto la cittadinanza onoraria al duce, probabilmente nel dimenticatoio delle amministrazioni che si sono succedute. Nel 2018 la prima mozione, di Alternativa per Anzio, venne respinta al mittente dall’ allora amministrazione di Candido De Angelis.
Dopo sette anni è arrivata la nuova proposta dai gruppi PD, #Unaltracittà, Movimento 5 Stelle e Alternativa per Anzio. Il consiglio comunale l’ha approvata con 16 voti favorevoli e 5 contrari. La cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è stata così revocata, restituendo il senso pieno alla storia di una città medaglia d’oro al merito civile. “Un atto dovuto - ha commentato il sindaco Aurelio Lo Fazio – per le sofferenze patite dalla popolazione della Seconda guerra mondiale, nella quale ci trascino il regime”.