LE INDAGINI

L'omicidio di Cosimo Ciminiello, caccia a due uomini. Gli interrogatori

Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. Possibili legami con i fatti di Aprilia

L'omicidio di Cosimo Ciminiello, caccia a due uomini. Gli interrogatori
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Un agguato in piena regola con un solo colpo di arma da fuoco, letale, al petto. È morto così Cosimo Ciminiello, 37 anni, trovato senza vita in via Lucania, a Nettuno. Originario della Puglia, di Modugno, Cosimo Ciminiello si trovava vicino al Parco Palatucci quando, secondo quanto ricostruito, sarebbe stato avvicinato da uno scooter probabilmente con due persone a bordo. Una ha fatto fuoco. E nonostante i soccorsi siano arrivati in breve tempo, per la vittima non c’è stato nulla da fare.

A febbraio un altro agguato nella stessa zona

Nella stessa zona c’era stato un altro agguato a fine febbraio, con un uomo ferito alle gambe. La Polizia Scientifica sul posto ha repertato un bossolo calibro 22. Delle indagini ora si occupa la Squadra Mobile di Roma insieme agli agenti del Commissariato. Secondo quanto riscostruito fino ad ora, sembra che vittima sia stata attirata in un'imboscata che gli avrebbero teso i due sicari, dopo aver citofonato poco prima per farlo scendere in strada. Gli inquirenti hanno ascoltato la convivente di Ciminiello, i parenti, gli amici e i conoscenti. I cellulari e i suoi dispositivi mobili sono stati posti sotto sequestro per essere analizzati e si stanno vagliando le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona. L'omicidio potrebbe essere legato ai traffici di droga, forse un regolamento di conti.

Possibili legami con i recenti fatti di Aprilia

E non si escludono neppure possibili legami con gli episodi di violenza, anche eclatanti, che si stanno registrando ad Aprilia. Gli spari in via Belgio, quelli in via Lazio contro due carabinieri, la bomba trovata in via Aldo Moro e gli spari contro l’auto in via Lussemburgo. E poi il maxi sequestro di oltre 100 chili di cocaina. Sullo sfondo la figura di Patrizio Forniti, considerato dalla DDA a capo del clan presente su Aprilia e sfuggito alla cattura nell’operazione Assedio del luglio dello scorso anno che, secondo gli investigatori controllerebbe ancora gli affari illeciti del gruppo.

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