Hanno ucciso un gatto, perchè secondo loro era molesto e danneggiava la loro proprietà. Denunciati dalla Polizia padre e figlio a Latina. Tutto inizia con la segnalazione di un cittadino che ha assistito alla scena. Colpi di arma da fuoco, il lamento di un animale e due uomini che sembravano occultare qualcosa in un sacco nero dietro un capannone. Il primo ad arrivare è una guardia zoofila, che ha subito chiamato le forze dell’ordine.
Nel giro di pochi minuti due pattuglie della squadra Volante sono arrivate sul posto, dove hanno preso contatti con la guardia zoofila e avviato i primi accertamenti. I poliziotti hanno così scoperto che i due uomini, residenti in zona, avevano piazzato nel giardino una gabbia-trappola non autorizzata, riuscendo a catturare un gatto di colore grigio, ben curato e in buone condizioni. Ritenendolo responsabile di presunti danni alla loro proprietà, uno dei due aveva imbracciato un fucile Flobert di piccolo calibro e sparato due colpi, uccidendo il felino, poi nascosto in un sacco di plastica dietro un capannone.
Sul posto è intervenuto anche un veterinario dell’Asl di Latina per gli accertamenti medico-legali sul felino presso l’istituto zooprofilattico, al fine di chiarire le circostanze del decesso e verificare eventuali violazioni amministrative legate all’uso della gabbia-trappola. Le armi rinvenute, un fucile Flobert e una carabina ad aria compressa, sono state sequestrate e messe a disposizione dell’autorità giudiziaria. I due uomini, padre e figlio, sono stati denunciati per il reato di uccisione di animali, in quanto indiziati di aver causato la morte del gatto con crudeltà e senza necessità.
I due rischiano la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 5.000 a 30.000 euro.