Dopo la lettera della dirigente dell’Istituto Pacinotti di Fondi sulla vicenda del suicidio del giovane studente di Santi Cosma e Damiano, Paolo Mendico, interviene la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Lazio, Monica Sansoni, esprimendo profonda preoccupazione per le modalità con cui la vicenda viene trattata nello spazio pubblico e mediatico.
Le dichiarazioni della Sansoni
“Siamo di fronte a una tragedia che ha già segnato profondamente una comunità e, soprattutto, un gruppo di adolescenti che oggi vivono una condizione di grande fragilità. È doveroso ricordare che dietro le notizie ci sono ragazzi, famiglie e percorsi di vita che meritano rispetto, silenzio e tutela. Ogni parola in più, ogni dettaglio diffuso in modo improprio può ferire ulteriormente e compromettere i percorsi di sostegno e protezione che le istituzioni stanno faticosamente costruendo.” La Garante sottolinea l’importanza che i mezzi di comunicazione adottino un linguaggio attento, sobrio e rispettoso, evitando qualsiasi forma di spettacolarizzazione o esposizione che possa nuocere ai minori, tanto più in contesti di dolore e vulnerabilità.
“La tutela dei ragazzi – aggiunge Sansoni – passa anche attraverso il modo in cui ne parliamo. Chiedo a tutti, in particolare agli operatori dell’informazione, di esercitare la massima responsabilità nel trattare temi che riguardano minorenni, nel pieno rispetto della loro dignità e della loro riservatezza.”
La Garante ricorda inoltre che le autorità giudiziarie e i servizi competenti stanno operando con grande impegno per garantire giustizia, ascolto e protezione, nel rispetto dei principi di riservatezza e delicatezza che la legge impone quando si parla di minori. “In questo momento la priorità assoluta è proteggere la serenità e la salute psicologica dei ragazzi coinvolti, sostenendo percorsi educativi e di accompagnamento, non certo alimentando un clamore mediatico che rischia di accrescere il disagio.”
La Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Lazio ha inoltre trasmesso una nota ufficiale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, segnalando la necessità di un monitoraggio attento sulla diffusione di notizie e sull’utilizzo dei mezzi di comunicazione nel rispetto dei diritti dei minori.