Sub morto a Foce Verde, si indaga: ferite compatibili con un impatto
Si ipotizza che sia stato travolto da una barca durante l’immersione in una zona vietata alla balneazione. La Procura indaga, disposta l’autopsi
Proseguono le indagini per chiarire le cause della morte di Luigi Tomasi, il sub di 56 anni di Valmontone ma residente a Palestrina ritrovato senza vita sulla spiaggia di Foce Verde, a Latina. L'uomo si era immerso nel pomeriggio di domenica e non aveva più fatto ritorno. La moglie, preoccupata, ha dato l’allarme in serata. Il corpo è stato recuperato intorno all’una e trenta di notte, dopo ore di ricerche condotte da polizia, vigili del fuoco e 118, con il supporto di amici e conoscenti. Dai primi accertamenti del medico legale, sono emerse due ferite importanti: una alla testa e una alla spalla, oltre alla muta squarciata. Indizi compatibili con un possibile impatto violento. L’ipotesi più probabile è che Luigi sia stato travolto da una barca mentre era in immersione.
Le indagini
La Procura di Latina ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia per accertare le cause esatte del decesso. Amici e familiari lo descrivono come un sub esperto, sempre attento alla sicurezza. Proprio uno degli amici, Lorenzo, ha lanciato un appello sui social per cercare testimoni e soprattutto due boe segnasub – una gialla e una rossa – che Luigi portava sempre con sé e che al momento non sono state ritrovate. Un dettaglio che potrebbe essere cruciale per ricostruire la dinamica della tragedia. La Procura ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia. Al momento nessuna ipotesi è esclusa. Va detto che la zona dove si è verificata la tragedia è formalmente interdetta alla balneazione come da ordinanza del Comune di Latina, che vita l’ingresso in acqua per oltre 600 metri attorno alla foce del canale Mascarello. Eppure è proprio lì che molti sub da anni scelgono di immergersi.