Stellantis, nuove chiusure in vista

Dopo un lungo stop di oltre due settimane, ieri mattina sono tornati sulle linee gli operai della catena di montaggio dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano: solo domani, invece, riprenderanno le attività anche nei reparti di lastratura e verniciatura. Ma per tutti, si tratterà solo di una breve parentesi, poi i cancelli torneranno a chiudersi.

Marzo

A marzo non si è mai lavorato: nei primi due mesi del 2025, i giorni lavorativi sono stati 13 in totale: 5 a gennaio e 8 a febbraio. Anche a marzo il trend sarà lo stesso: è probabile infatti, che si lavorerà al massimo 10 giorni, dopodiché ci sarà un'altra lunga chiusura. Il motivo è sempre la mancanza di commesse. Le vetture sfornate restano ferme sui piazzali esterni, nei concessionari non c'è richiesta. Lo stabilimento il 25 aprile terminerà anche gli ammortizzatori sociali, ci saranno fondi ad hoc per dare ancora ossigeno agli operai, quando il 25 aprile terminerà la solidarietà, ma ancora non si sa quale sarà la strada che la multinazionale intenderà percorrere.

L'incontro di ieri

Anche di questo, i sindaci della Consulta del Lazio Meridionale, parleranno nella lettera indirizzata alla premier Giorgia Meloni: la missiva è al vaglio degli uffici, dopo l'ok di tutti gli amministratori ci sarà la spedizione. Ieri mattina all'Hotel Il Boschetto' di Cassino si sono riuniti gli operai della De Vizia, la società che fino a pochi giorni fa si occupava di pulizie nello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano. La multinazionale internalizzato il servizio e i 32 padri di famiglia sono stati trasferiti all'appalto Ama, a Roma. Da oggi devono recarsi nella Capitale, ma non tutti sono nelle condizioni di affrontare le spese economiche e sono pronti a cambiare abitudini di vita. Ormai è impossibile tornare indietro. L'unica alternativa sono i licenziamenti, ma significherebbe restare senza alcun ammortizzatore.