Si è concluso con due condanne il processo di primo grado a carico di Johnny Lauretti, detto “Cavallo Pazzo”, e Alberto Di Vito, figure di spicco nel traffico di droga a Fondi. Il giudice Gian Luca Soana del tribunale di Latina li ha condannati a 1 anno e 4 mesi ciascuno, riconoscendo a Lauretti le attenuanti generiche e a Di Vito quella della provocazione. I due avevano scelto il rito abbreviato e sono stati giudicati per minacce e detenzione e importazione di armi, tra cui pistole e un mitra.
I fatti risalgono al 22 ottobre 2020, quando Lauretti e Di Vito spararono contro esponenti della fazione rivale di Alessio Ferri e Andrea Pannone, nel contesto della guerra per il controllo dello spaccio. In aula, “Cavallo Pazzo” aveva ricostruito l’agguato, spiegando di aver voluto solo intimidire gli avversari. La sentenza, inizialmente rinviata per un disguido, è stata emessa ieri dopo un’ora di camera di consiglio.