Sono le regioni del sud Italia quelle che presentano il più basso livello di soddisfazione lavorativa. Il livello di apprezzamento della propria attività professionale, considerando vari fattori quali le opportunità di carriera, l’orario di lavoro, la stabilità occupazionale, la distanza tra casa e luogo di lavoro e l’interesse per le mansioni svolte, risulta essere notevolmente più basso rispetto al resto della nazione.
Se la felicità è uno stato d’animo che attiene alla sfera personale, in questo caso dei lavoratori, il benessere del luogo di lavoro è un indice più esaustivo che tiene conto anche del contesto socio-economico in cui opera un operaio o un impiegato. Una variabile che è stata ottenuta attraverso la misurazione di quanti lavorano e non lavorano, degli irregolari, del tasso di istruzione correlato alle mansioni svolte, della precarietà, del livello retributivo, degli infortuni mortali.
Per il Lazio gli occupati soddisfatti nel 2023 erano pari a un milione 226 mila unità con una variazione in percentuale pari a + 21,3% in percentuale sul totale pari a 52,7. In Campania 681.000 unità con variazione positiva pari a 19,1% e un 41,2% sul totale.