Sequestri per oltre 90mila euro a due medici della ASL
Scoperti illeciti su visite private e indennità di esclusività

Due medici in servizio a tempo indeterminato presso l'Azienda Sanitaria di Frosinone hanno ricevuto questo pomeriggio il provvedimento del Tribunale di Frosinone che dispone il sequestro dei loro beni per un totale di 90mila euro. Sono accusati di avere effettuato visite private in ospedale, facendo saltare le liste d'attesa ai pazienti e tenendosi tutti i soldi della parcella. Al primo sono stati sequestrati 'preventivamente' e 'per equivalente' 51.293,06 euro ed al secondo 40.585,83 euro: per la Procura della Repubblica di Frosinone sono le somme incassate in maniera illecita.
Sotto il profilo penale, si ipotizza il reato di appropriazione indebita. In pratica il medico che è dipendente Asl non può svolgere la sua professione in altri ambulatori. Ma può fare visite private tra le mura dell'ospedale: le visite vengono prenotate attraverso il Centro Unificato di Prenotazione, pagando alla cassa una somma che in parte resta alla Asl (per avere messo a disposizione la struttura) ed in parte va al professionista (per la sua visita).
In questo caso, i carabinieri del Nas sospettano che i due medici della Asl di Frosinone abbiano fatto andare in ospedale i pazienti, li abbiano visitati lì privatamente e si siano trattenuti tutti i soldi, saltando la fila ed evitando il ticket. In questo modo, i due sanitari avrebbero percepito in busta paga un'indennità in più legata al fatto che, almeno ufficialmente, non facevano visite extra.