Ambiente ed economia

Sempre meno polpi nel golfo

Si tratta di una specie che rappresenta un tassello chiave della catena alimentare marina

Pubblicato:
Aggiornato:

Nel Golfo di Gaeta si registra una drastica diminuzione della presenza dei polpi. Si tratta di una specie che rappresenta un tassello chiave della catena alimentare marina. Come predatori, regolano le popolazioni di granchi (anche i blu), molluschi e altri invertebrati, evitando il sovra pascolo di praterie di posidonia e habitat di alghe. Come prede, forniscono nutrimento a delfini, grandi pesci, sostenendo l’intero ecosistema. La loro scomparsa può innescare il collasso di intere comunità marine. La causa, sostiene Erminio Di Nora, coordinatore Copagri Sud Pontino e Responsabile Locale UNCI, potrebbe racchiudersi nelle eventuali trappole utilizzate per pescare il mollusco, così come accaduto già in passato in altre zone d’Italia e d’Europa.
Di Nora fa appello alle organizzazioni ambientaliste per fermare il fenomeno: “In Grecia, dice, sono state rimosse oltre 12.000 trappole illegali per polpi in un mese, salvando migliaia di esemplari e proteggendo l’ecosistema. Questi dispositivi, composti da plastica e metallo, non solo uccidono migliaia di animali, ma inquinano il fondale e mettono a rischio l’equilibrio naturale. Molti dei circa 25 pescatori della piccola pesca di Minturno insieme a quelli di Formia e Gaeta si erano offerti di sostenere l’iniziativa. Il progetto, però, è poi caduto nel vuoto.