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Scuola Aldo Moro, il Comune finisce davanti alla Corte dei Conti

Il Consiglio di Stato nomina un commissario e segnala la vicenda alla magistratura contabile

Scuola Aldo Moro, il Comune finisce davanti alla Corte dei Conti
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Il Comune di Frosinone è stato deferito alla Corte dei Conti per presunte irregolarità nella gestione dei lavori di riqualificazione energetica della scuola Aldo Moro. A deciderlo è il Consiglio di Stato, che ha accertato la mancata ottemperanza da parte dell’amministrazione comunale a diverse sentenze favorevoli alla società Giza, protagonista di un lungo contenzioso con l’ente. Nel provvedimento, il Consiglio ha disposto la nomina del prefetto di Frosinone, o di un suo delegato, come commissario ad acta, incaricato di garantire la piena esecuzione delle pronunce giudiziarie. Inoltre, ha condannato il Comune a versare ulteriori 5.000 euro più accessori legali e contributi alla società ricorrente, oltre a ordinare la trasmissione degli atti alla Procura regionale della Corte dei conti del Lazio.

Una vicenda complessa

Il caso risale al 2021, quando la Giza contestò l’aggiudicazione dei lavori per la scuola e chiese il subentro nell’appalto. Il 20 luglio 2021, il Consiglio di Stato annullò l’assegnazione e riconobbe alla società il diritto a un risarcimento danni. Il Comune, però, non procedette ad alcuna azione concreta, appellandosi a un parere dell’Avvocatura comunale. Nel 2022, una nuova sentenza stabilì il diritto della Giza al lucro cessante per l’opportunità persa di eseguire i lavori, oltre a un danno curriculare quantificato in circa 57.000 euro. Anche in questo caso, l’amministrazione non rispettò i termini della sentenza, costringendo la società a presentare un ulteriore ricorso. Il Comune ha provveduto solo parzialmente agli obblighi economici derivanti dalla sentenza del 2023, ma non ha liquidato le spese legali e i contributi unificati stabiliti dai giudici.

La posizione del Consiglio di Stato

Secondo il massimo organo di giustizia amministrativa, «la condotta complessiva dell’amministrazione impone un approfondito vaglio da parte della Corte dei Conti». Una gestione che solleva seri dubbi sulla corretta tutela delle risorse pubbliche e sull’efficienza dell’ente nel rispetto delle sentenze. Adesso sarà la magistratura contabile a valutare eventuali responsabilità amministrative e finanziarie.

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