Scommesse clandestine e riciclaggio, un indagato in provincia
L'operazione della Guardia di Finanza di Messina coordinata dalla DDA

C’è anche un indagato in provincia di Frosinone nell’inchiesta dei Finanzieri del Comando Provinciale di Messina coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia che ha smantellato un’associazione per delinquere che gestiva una vasta raccolta di scommesse non autorizzate. 22 in tutto le misure cautelari, 9 in carcere e 13 ai domiciliari, che devono rispondere anche di riciclaggio e auto riciclaggio.
L’operazione tra Messina, Frosinone, Udine, Siracusa, Trapani e Vibo Valentia. Come ricostruito dalle Fiamme Gialle, l’associazione era dedita alla raccolta di scommesse sportive clandestine a quota fissa e gioco d’azzardo utilizzando piattaforme di gioco on-line illegali, e gli ingenti profitti venivano trasferiti a prestanome compiacenti. Un gruppo criminale articolato con due persone al vertice, affiancate da un ristretto gruppo di collaboratori di fiducia, perlopiù legati da vincoli di parentela.
Collaudato il meccanismo, secondo gli inquirenti: acquisita la gestione sul territorio di una nota piattaforma di gioco legale, che serviva come schermo, veniva fidelizzata una vasta platea di scommettitori, ai quali veniva proposto, all’interno delle stesse sale da gioco, la possibilità di accedere a computer dedicati su cui, in violazione della normativa, veniva precaricata una piattaforma online illecita con l’estensione “.com”.
In questo modo il cliente entrava in un esercizio commerciale formalmente legale ma dopo, grazie anche alla compiacenza dei gestori delle singole sale gioco, lo stesso scommettitore poteva accedere con computer dedicati a attività di scommessa illegale. La Guardia di Finanza ha sequestrato le società e i beni riconducibili agli indagati per 3 milioni di euro.