Rocca tra Sanità, Expo e futuro del Lazio: «Terzo mandato? Non mi interessa»
Rocca ha chiarito che non si tratta di una posizione politica, ma di un principio personale che ha sempre seguito, anche nelle organizzazioni internazionali da lui guidate, come la Croce Rossa

«Credo che due mandati siano sufficienti». Con queste parole, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha escluso ogni ipotesi di corsa a un terzo mandato, sottolineando che il ricambio generazionale è essenziale per garantire nuova linfa e visione all’azione amministrativa. Intervistato da Il Giornale, Rocca ha chiarito che non si tratta di una posizione politica, ma di un principio personale che ha sempre seguito, anche nelle organizzazioni internazionali da lui guidate, come la Croce Rossa.
Sul fronte della sanità, Rocca ha rivendicato con orgoglio i risultati raggiunti in poco più di due anni: «Tutti gli indicatori sono in miglioramento, incluse le liste d’attesa. Il ministero della Salute ha citato più volte il modello Lazio». I progressi – ha spiegato – sono stati possibili grazie all’accentramento delle prestazioni nel ReCup e a un’intensa attività di monitoraggio. Ma la battaglia continua, soprattutto sui tempi nei pronto soccorso.
Lo sguardo è già proiettato al futuro: «Il grande impegno ora sarà sulla sanità di prossimità. L’ospedale deve diventare l’ultima soluzione, e per farlo puntiamo su Case di comunità e assistenza domiciliare». Fondamentali in questa strategia sono le 14mila assunzioni già sbloccate e una riforma della medicina generale richiesta al Governo.
Infine, Rocca ha parlato del successo del Lazio all’Expo di Osaka: «Una grande occasione per promuovere la nostra eccellenza culturale e turistica. Non solo Roma, ma anche piccoli tesori come il Cristo di Michelangelo di Bassano Romano. Il Lazio ha mostrato il meglio di sé a una platea internazionale».