L'operazione

Rapina in abitazione in via Ezio, cinque arresti

Sono ancora in corso le ricerche di altri due indagati

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Chiuse le indagini sulla violenta rapina in un’abitazione di via Ezio a Latina, avvenuta nel febbraio 2024. Arrestati dalla Squadra Mobile i presunti responsabili, cinque uomini tra i 24 ed i 48 anni. Misura cautelare in carcere per quattro di loro: tre pluripregiudicati, due romani di 48 e 27 anni ed un 48enne originario della provincia di Modena, un romano di 26 anni con numerosi precedenti di polizia; domiciliari invece, per un pluripregiudicato di Aprilia di 24 anni. Tre misure sono state eseguite alle prime luci dell’alba, mentre sono ancora in corso le ricerche degli altri due indagati, irreperibili.

La ricostruzione

I fatti risalgono al mese di febbraio del 2024, quando una 45enne ucraina, rientrando nella propria abitazione in via Ezio, era stata costretta da due uomini con il volto travisato da passamontagna, a farli entrare. Legata ed imbavagliata con del nastro adesivo, era stata minacciata con una pistola alla gola per consegnare tutti i suoi averi. Era stata trasportata con la forza nel bagno, dove i malviventi le avevano strappato una catenina dal collo ed un anello dal dito. Ignara di quanto stesse accadendo, è arrivata in casa la sorella della vittima, accolta da uno dei banditi, che si è finto poliziotto e le ha strappato di dosso la borsa.  La donna ha iniziato ad urlare ed è riuscita a metterli in fuga. Le due sorelle sono riuscite a vedere i complici che attendevano in strada intenti a trasportare il borsone pieno di borse griffate, gioielli, orologi e soldi per un valore complessivo di circa 60 mila euro.

Recuperata parte della refurtiva

Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di individuare l’appartamento utilizzato dagli indagati, in località Casal Lombroso, in cui era stata rinvenuta parte della refurtiva, nonché di arrestare un altro degli indagati (insieme a due complici) mentre stava commettendo un’altra rapina e di recuperare, oltre a parte del materiale rubato, anche le foto dei preziosi sottratti alle due sorelle. Recuperato anche il borsone utilizzato per trasportare il bottino e l’auto usata dai banditi, che è risultata rubata alcuni giorni prima del colpo ad Anzio.

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